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A proposito di software libero: breve storia di OpenOffice e LibreOffice

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OpenOffice-vs-LibreOffice

– A cura di Alessandro Mosele

OpenOffice-vs-LibreOfficeChi conosce un po’ me e il mio sito sa bene che sono da molto tempo un convinto sostenitore e, per quanto possibile, utilizzatore del software libero. Per chi ne ignorasse il significato suggerisco una breve visita alla pagina https://www.studioeubios.it/extra/software-libero, in cui ho recentemente aggiunto una piccola introduzione sul tema, appunto, del software-libero o open-source.

Ma veniamo all’oggetto di questo post.
Probabilmente molti si sono imbattuti o si imbatteranno in queste domande. Cosa sono OpenOffice e LibreOffice? Possono davvero essere un’alternativa ad Office? E quale preferire dei due?

Dobbiamo fare un passo indietri di parecchi anni, per me erano i tempi del’università, quando nel 1999 la – oggi defunta – Sun Microsystems metteva al mondo una suite d’ufficio alternativa ad Office dal nome OpenOffice.org. Punti di forza erano la possibilità di essere installata anche su Linux, oltre che su Windows e Mac, la natura gratuita e, soprattutto, la licenza open-source.
Questo progetto, guidato dalla comunità dei volontari, è stato florido sino a quando Sun Microsystems non è stata acquisita da Oracle, nel 2011. E’ così che OpenOffice.org “muore” e diventa “Oracle OpenOffice”, ancora multipiattaforma ma non più gratuito e, soprattutto, a codice chiuso. Il progetto Oracle OpenOffice sarebbe stato abbandonato poco dopo.

Ecco l’avvento di LibreOffice: un gruppo di volontari, che sarebbero poi diventati la “The Document Foundation” (TDF), riprese il codice originale di OpenOffice.org e ne creò un fork gestito dalla TDF e dalla comunità, con licenza open-source. LibreOffice spopolò in breve tempo – tanto da diventare la scelta predefinita di numerosissime distribuzioni Linux – e questo portò Oracle a rispolverare Oracle OpenOffice e cederne di fatto la gestione alla Apache Foundation; ad oggi Oracle Openoffice è diventato Apache OpenOffice, è un progetto attivo, gratuito e soprattutto di nuovo open-source, ma con varie importanti differenze rispetto a Libreoffice.
Il danno tuttavia era fatto e, quanto a base di utenza, Apache OpenOffice non sarebbe più riuscito a scavalcare LibreOffice.
LibreOffice è una suite sicuramente più ricca (si pensi per esempio all’interessante e utile integrazione di “Logo”, strumento didattico – e non solo – ancora molto efficace, cui cui parleremo nel prossimo post) rispetto a OpenOffice, ma non necessariamente migliore. Per quanto riguarda il confronto e soprattutto la compatibilità con Office, come si potrà immaginare dipende dal livello di utilizzo: più è intenso, per esempio con l’uso di macro o più in generale di codice VBA di Office, più il passaggio sarà impegnativo. Sicuramente un utilizzo di base rende il passaggio da Office ad una delle alternative di software-libero molto appetibile.

Approfondimenti e download:

 


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