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Cos’è e come riconoscere un vetro basso emissivo (Low-E)

Pubblicato il

– A cura di Alessandro Mosele

vetro_loweNegli ultimi anni c’è stato davvero un notevole miglioramento delle prestazioni isolanti termiche e acustiche dei serramenti. In questo miglioramento hanno giocato un ruolo determinante i vetri. Tutti ormai sanno distinguere un vetro semplice da un vetrocamera, costituito da due vetri separati da un’intercapedine che può essere riempita di aria secca o di gas nobili (Argon, Kripton) e che rispetto ad un vetro semplice ha prestazioni isolanti nettamente migliori. Il passaggio dal vetro semplice al vetrocamera è stato sicuramente il primo grande passo verso i serramenti ad alte prestazioni isolanti.
In meno invece sanno che un secondo e importantissimo miglioramento è conseguito all’introduzione dei trattamenti basso emissivi, che hanno permesso di arrivare fino al punto di raddoppiare le prestazioni termoisolanti dei vetricamera rispetto ad un analogo vetro non trattato.
Nei “vetri bassoemissivi” (Low-E, nelle sigle del vetro si usa anche l’acronimo BE) il normale cristallo viene arricchito, con uno speciale processo di lavorazione, di alcuni strati di deposito o “coating” di ossidi metallici. Il vetro così trattato consente di riflettere la gran parte delle onde elettromagnetiche nel campo dell’infrarosso (quelle con lunghezza d’onda elevata, cioè a bassa frequenza, tipicamente provenienti dagli ambienti riscaldati interni) riducendo così la dispersione termica per irraggiamento dagli ambienti riscaldati interni all’esterno, senza compromettere in modo percepibile la trasmissione della luce solare (spettro visibile).
Il trattamento basso emissivo è posto in corrispondenza delle facce interne dei vetri (quelle cioè verso l’intercapedine). Nel caso di vetri doppi generalmente il trattamento riguarda il vetro interno (verso gli ambinati riscaldati), ma non ci sono differenze sostanziali se viene fatto sul vetro esterno. Nel caso di vetri tripli lo si fa su due lastre per migliorare ulterioremente le prestazioni isolanti. Il guadagno in termini di miglioramento della trasmittanza termica (Ug [W/m²K]) dipende dal valore di emissività del trattamento, a emissività più basse corrisponderano migliori prestazioni termoisolanti.

Fig1_lato_trattamento_Low-E

vetro camera tradizionale 4/15/4

Se vi interessa capire come riconoscere un vetro con trattamento Low-E da uno non trattato esiste un modo veloce, semplice ed economico per farlo, che consente anche di individuare la faccia trattata. E’ sufficiente avvicinare al vetro una fiamma, ad esempio di un accendino, e vedere di che colore appaiono le fiamme riflesse. Nel caso di un vetro doppio vedremo riflesse quattro fiamme, una per ciascuna faccia dei vetri presenti, la distanza tra le fiamme è legata alla distanza tra gli elementi riflettenti, per cui nel caso di un vetrocamera 4/15/4 (vetro da 4mm, intercapedine da 15mm e altro vetro da 4mm) ci sarà una piccola distanza tra le prime due fiamme riflesse e tra le ultime due, mentre la distanza tra la seconda e la terza fiamma riflessa è maggiore (intercapedine tra i vetri).

vetro camera Low-E tipo 33.1BE/15Ar/33.1

Nel caso di vetrocamera stratificato, per esempio 33.1/15Ar/4T (vetro acustico antisfondamento composto da due strati da 3mm+3mm separati da 1 membrana collante, intercapedine da 15mm con Argon, vetro di sicurezza da 4mm temperato), la distanza tra le prime due fiamme aumenta perchè il primo vetro è di 6mm. Veniamo al dunque: se le fiamme riflesse sono tutte dello stesso colore non c’è trattamento, se una delle fiamme è di colore più scuro, tendente al rosso violaceo, la faccia corrispondente alla posizione della fiamma di colore più scuro è basso emissiva. Per esempio ponendosi sul lato del vetro verso l’interno degli ambienti, se la fiamma scura è la seconda significa che il trattamento Low-E è posizionato sulla faccia interna della prima lastra, se la fiamma è la terza il trattamento è posizionato sulla faccia interna della seconda lastra.

Per quanto riguarda il miglioramento delle prestazioni a titolo di esempio un vetro 4/15Ar/4 (due vetri non stratificati da 4mm con intercapedine di gas Argon da 15mm) senza trattamenti Low-E ha una trasmittanza termica Ug = 2,60 W/m²K, mentre con un trattamento Low-E con emissività 0,1 su una singola lastra la trasmittanza termica diventa Ug = 1,32 W/m²K, con un raddoppio delle prestazioni termoisolanti.

Il beneficio energetico e finanziario legato alla sostituzione di vetri o interi serramenti esistenti dipende da molti fattori, e va valutata attentamente di caso in caso, anche se la detrazione fiscale del 65% per interventi di risparmio energetico, con scadenza dicembre 2015, riduce di parecchio i tempi di ritorno dell’investimento.
Non voglio trascurare di sottolineare l’importanza di valutare, soprattutto nel caso di edifici esistenti poco isolati, il rischio che dopo l’intervento si formino o peggiorino fenomeni di formazione di condense e muffe in corrispondenza dei ponti termici dell’edificio. In tal caso dovranno essere adottate idonee misure compensative.

Aggioramento 3/3/2016: qui è possibile scaricare una completa ed interessante guida sui serramenti Speciale BibLus-net: “Guida ai serramenti”.

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